LA STORIA – LA TECNICA e L’ARTE DEL VOLO
Mostra fotografica ed Altro
Presso la Sala Civica
“Chiesa Vecchia”
16 – 17 – 18 APRILE 2004
Con “EMOZIONI NEL CIELO” il 97° Club Frecce Tricolori ha voluto con molta umiltà contribuire alla diffusione di uno stralcio della storia italiana e di ciò che ha caratterizzato l’Uomo in questi ultimi 100 anni: il Volo.
L’apporto dato dal genio italiano a questa affascinate “materia” inizia con i progetti delle famose macchine volanti di Leonardo da Vinci: molte delle attuali applicazioni nel campo aeronautico prendono origine dalle sue intuizioni, dall’aliante all’elicottero.
Il primo modello di elicottero venne progettato e costruito nel 1877 da Enrico Forlanini.
Poi nel 1903 fu la volta del primo volo a motore dei fratelli Writgh, e nel 1909 fu proprio Wilbur Writgh ad insegnare i primi rudimenti del volo a Mario Calderara ed a Umberto Savoja. Calderara fu il primo italiano a conseguire il brevetto da pilota, mentre Savoja divenne progettista di velivoli.
Da allora l’industria aeronautica italiana, pur attraversando negli anni anche non poche difficoltà per carenza di mezzi ed appoggi, ha dato un contributo indissolubile e riconosciuto da tutto il mondo: mancavano i mezzi ma non la volontà, l’impegno e l’ingegno italiano.
La consapevolezza di tutto questo ha fatto sì che i livelli tecnologici oggi raggiunti sono ai massimi livelli in tutti i campi: militare, civile da trasporto ed aerospaziale.
Nel campo del volo acrobatico l’Aviazione Italiana fu tra i precursori all’addestramento dei piloti al volo collettivo. L’intuizione venne al Ten. Col. Pil. Fougier, comandante del 1° Stormo Caccia basato sull’aeroporto di Campoformido (UD). Infatti nel 1928 fu il primo reparto a dar vita ad una formazione acrobatica e il 14 luglio del 1929 presentò su Roma una formazione di 2 pattuglie composte da 3 velivoli FIAT CR.20 ad elica che si esibirono in una serie di figure acrobatiche condotte con armoniosità e grande maestria.
Fu un successo. Ormai il ghiaccio era rotto e da quel momento l’acrobazia aerea in Italia divenne una realtà.
Negli anni che seguirono molto venne fatto per perfezionare e creare nuove figure, piloti come Mario De Bernardis, Pezzé, Nuzio Defraia, Riccardo Seracchi, Aldo Melotti per citarne alcuni, hanno contribuito ad arricchire la cultura e la preparazione acrobatica. Alcuni di Loro per questo persero la vita. A Loro và il nostro ricordo.
Negli anni ’50 il volo acrobatico in Italia conobbe gli aerei a getto. Su indicazione dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, ogni gruppo caccia forniva a turno una propria pattuglia acrobatica con incarichi di rappresentanza. Nacquero il Cavallino Rampante, le Tigri Bianche, i Lancieri Neri, i Diavoli Rossi, i Getti Tonanti.
Il 1° marzo del 1961 venne costituito il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico e assegnato all’aeroporto di Rivolto (UD). Il comando venne affidato al “grande maestro” Magg. Pil. Mario Squarcina. Fu l’inizio di una nuova era; non più “pattuglie nazionali a turno” ma un reparto stabile al quale affidare il compito di rappresentare l’Italia e l’Aeronautica Militare.
Nacquero così “le Frecce Tricolori”. Nome scelto dagli stessi piloti che composero la prima formazione.
Dal 1961 ad oggi le Frecce Tricolori hanno avuto in dotazione tre tipi di velivoli: North American F.86E Sabre, FIAT G.91 PAN e l’attuale Aermacchi MB.339-A PAN.
La Pattuglia Acrobatica Nazionale composta da 10 velivoli è la più numerosa al mondo.
Riconosciuta da tutte le Nazioni come la migliore formazione oggi esistente, rappresenta l’orgoglio della nostra Nazione portando per il mondo i colori della nostra Bandiera, la tecnologia dell’Industria Italiana ed un messaggio di Pace.
“Le Frecce Tricolori sono la massima espressione dell’acrobazia aerea collettiva italiana.
Ma non lo sono diventate in un giorno e nemmeno in un anno, esse sono il risultato di quasi un secolo di esperienza di volo accumulate da singoli piloti da caccia dell’Aeronautica Militare Italiana.
Esse rappresentano l’essenza stessa del volo, quello spirito che ha animato tutti coloro che, imparando a volare, hanno fatto del volo stesso un’arte, tramutando ogni singola manovra in una perfetta e sincrona evoluzione .“
Col. Pil. Maurizio de Rinaldis
Comandante dal 2000 al 2003 del 313° Gruppo A.A. Frecce Tricolori
Il 97° Club Frecce Tricolori di Calusco d’Adda esprime il più sentito e caloroso ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito, nei diversi modi, a rendere possibile questa nostra iniziativa.
Per l’amichevole aiuto:
- Don Roberto Trussardi (Calusco d’Adda)
- Marino Vavassori (Calusco d’Adda)
- Silvano Bettineschi (Clusone)
Per la collaborazione diretta:
- Aeronautica Militare Italiana – 313° Gruppo A.A. Frecce Tricolori”
- 77° Club Frecce Tricolori Monfalcone
- Aermacchi S.p.A. – Venegono Superiore (VA)
- Alenia Aeronautica S.p.A. – Torino Caselle (TO)
- Gruppo Modellisti dell’Isola – Calusco d’Adda (BG)
- Associazione Arma Aeronautica – Sezione di Brembate Sopra (BG)
Per il contributo:
- Banca di Credito Cooperativo – Filiale di Carvico (BG)
- ESSE.CI. Coperture Civili ed Industriali – Seriate (BG)
- ALTER Srl – Lecco
- IDRA-GEN idraulica in genere – Gorle (BG)
- Carrozzeria Villa – Calusco d’Adda (BG)
- Cattaneo Antonio “BARAT” – Calusco d’Adda (BG)
PATROCINATO DA COMUNE DI CALUSCO D’ADDA